Igiene intima
La depilazione totale è più igienica
Se tra le ragazze più giovani è in crescita il ricorso alla depilazione estesa anche al pube, un recente e accurato studio della Boston University mette in guardia contro questa abitudine che espone al rischio di micro-abrasioni e lesioni in una zona particolarmente sensibile. I dati della ricerca hanno infatti evidenziato come chi depila anche il monte di Venere ha un rischio del 74% in più di andare incontro a vulvodinie (infiammazione e dolore cronico della regione vulvare) rispetto a chi rimuove i peli solo nella zona bikini.
Indossare jeans skinny non crea problemi all’area genitale
I pantaloni troppo stretti, detti anche seconda pelle, donano molto a chi se lo può permettere, ma non rappresentano un’abitudine salutare. Lo studio della Boston University, infatti, si è concentrato anche su questa diffusissima abitudine tra le teenager e non solo, evidenziando come chi porta pantaloni super stretch più di 4 volte a settimana abbia un rischio doppio di sviluppare vulvodinie rispetto a chi li indossa raramente. I jeans skinny, infatti, possono creare un microambiente favorevole per lo sviluppo di infiammazioni e infezioni batteriche.
Lavarsi spesso pulisce bene la pelle
“Lavarsi troppo o troppo poco può danneggiare il microbiota e la salute vulvare – commenta Graziottin -. È più importante domandarsi come, quando, con che cosa e perché”. Gli fa eco il dott. Murina: “usare solo acqua o acqua e bicarbonato modifica il pH, alcalinizzandolo. Il detergente ideale? Deve detergere, preservare il film idrolipidico e supportare il trattamento in caso di necessità patologiche”.
I detergenti schiumogeni e profumati sono i migliori
I detergenti schiumogeni e profumati sono i migliori? Niente di più falso! “Bisogna invece sapere che tanto più il detergente fa schiuma, tanto più sono presenti tensioattivi – conclude Murina -. Inoltre i profumi non servono, sono piuttosto fonti di allergenizzazione”.
Lavarsi tanto previene le malattie sessualmente trasmissibili
L’eccesso di igiene porta semmai al risultato opposto. “Le abrasioni cutanee aumentano la probabilità di entrata dei germi” commenta la professoressa Graziottin.