L’8 giugno si è celebrata la Giornata Mondiale degli Oceani. Per l’occasione, i più piccoli hanno creato alla Rotonda della Besana di Milano un’installazione di carta dedicata alla bellezza degli abissi da difendere, con il supporto di MUBA – Museo dei Bambini e La Mer. Appuntamento alla Rotonda della Besana di Milano
«L’oceano è il cuore del nostro Pianeta. Prendiamocene cura, prima che sia troppo tardi». È stato forte e chiaro l’invito arrivato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite alla vigilia della Giornata Mondiale degli Oceani. Una celebrazione sempre più sentita, nata per sensibilizzare su un tema di grande importanza e soprattutto per rendere reali le sfide dell’ambiente. Perché non c’è più tempo da perdere: è il momento di agire concretamente per contrastare pratiche e attività umane che stanno lasciando un segno nella vita degli ecosistemi marini. La plastica resta il nemico numero uno: soffoca corsi d’acqua, danneggia le comunità che dipendono dalla pesca e dal turismo, uccide tartarughe, balene e delfini, si fa strada nelle zone più remote del pianeta e lungo tutta la catena alimentare. Non a caso il tema dell’appuntamento di quest’anno, il decimo dalla sua nascita ufficiale, è stato “Prevenire l’inquinamento della plastica e promuovere soluzioni per un oceano sano”. Tutti possono contribuire ogni giorno a espandere la portata e l’impatto della Giornata Mondiale degli Oceani per sostenere “i diritti del mare” ed è anche per questo che a ogni latitudine hanno avuto luogo migliaia di eventi, dalla pulizia delle spiagge ai festival a tema, letture, mostre, percorsi educativi per bambini. Tutti all’insegna del motto “insieme possiamo farcela”, sintetizzato dall’hashtag #TogetherWeCan.
Lo stesso spirito ha animato “Il mare che vorrei”, il progetto realizzato da ArtsFor_Milano PhotoWeek con il supporto di La Mer, in collaborazione con MUBA – Museo dei Bambini Milano e Underwater Photographer of the Year 2019, e ospitato negli spazi aperti della Rotonda della Besana, un luogo simbolo del capoluogo lombardo.
Qui, al percorso fotografico ambientato nella profondità degli oceani, in esposizione dal 5 al 9 giugno ha fatto seguito un’installazione coinvolgente che ha pervaso l’intera location: protagonisti assoluti sono stati i bambini, invitati a plasmare con la carta un magico mondo di acque tridimensionali. Con la tecnica del collage e del disegno, hanno dato vita a riflessi, movimenti, vegetazioni. Un’ondata di colori, sfumature, riverberi, per innalzare un delicato inno al mare e alla sua importanza. Daniele Papuli, artista che ha scelto di esprimersi proprio con la carta, trasformandola nelle sue mani in materiale scultoreo, ha guidato i piccoli tra i 7 e gli 11 anni nella creazione dell’installazione che, “piega del mare dopo piega del mare”, è scivolata a terra dal portico della Rotonda lungo le scale per arrivare al prato.
La Mer, brand di luxury skincare, ha supportato l’iniziativa nel segno della sua attività di protezione degli habitat marini. Ma il suo impegno alla Milano PhotoWeek non è finito qui. Nei giorni del festival dedicato alla fotografia, MUBA ha ospitato Natura, una mostra-gioco nata con l’obiettivo di ampliare la capacità di osservazione ed esplorazione della natura: grazie al sostegno di La Mer, sabato 8 giugno è stato possibile visitare eccezionalmente la mostra gratuitamente, per celebrare il mare, «la nostra musa vivente», come ripetono sempre i custodi della formula leggendaria della Crème de La Mer, capace di lenire profondamente la pelle.
Sono ancora loro a invitare a condividere la nostra connessione con il mare con #LaMerBlueHeart, l’iniziativa che aiuta a sostenere i progetti di conservazione degli oceani in tutto il mondo. Nell’ambito di questo programma, e per ricordare la Giornata mondiale degli Oceani, La Mer presenta anche nel 2019 l’edizione limitata “Blue Heart Crème de la Mer”. Il vasetto è stato adornato con una gamma scintillante di alghe marine e coralli, in un design unico da collezione. Un omaggio al potere curativo del mare, da proteggere e amare. Perché non c’è vera bellezza senza rispetto per la natura. E gli oceani sono la nostra risorsa più preziosa.
Il mare che vorrei, Milano PhotoWeek 2019 ©️ Lorenza Daverio.