Un Btp di scopo: investire sul Btp Italia per superare il Covid-19
Proprio come aziende artigiani e startup che hanno convertito la produzione o creato dispositivi, per rispondere all’emergenza cambia anche il debito pubblico
Proprio come aziende artigiani e startup che hanno convertito la produzione o creato dispositivi, per rispondere all’emergenza cambia anche il debito pubblico
Ci sono aziende che producevano valvole per i motori e hanno iniziato a fabbricare componenti per i respiratori. Marchi della moda e imprese tessili che si sono convertiti per creare mascherine. Impianti che imbottigliavano bevande sono passati alla fornitura di disinfettante. Sono decine gli esempi di imprese, artigiani e singoli cittadini che hanno scelto di dare un contributo al Paese. A modo loro, a seconda delle proprie risorse e delle proprie disponibilità. Possono farlo anche grandi e piccoli investitori, che adesso, per la prima volta, con le proprie scelte di risparmio possono contribuire a finanziare le spese dei provvedimenti varati dal Parlamento, a supporto del sistema sanitario, per la tutela del lavoro e per il sostegno all’economia nazionale. Dal 18 al 20 maggio partirà un’emissione del BTP Italia speciale e chi la sottoscriverà saprà in anticipo la destinazione dei propri risparmi. Lo Stato chiama così a raccolta i cittadini in un momento critico, offrendo un titolo solido (a tasso minimo garantito che aumenta i rendimenti al crescere dell’inflazione nazionale) che rappresenta allo stesso tempo una soluzione di “pronto intervento” finanziario contro l’emergenza. Servono infatti risorse per ridurre l’impatto economico, sanitario e sociale del virus. Per poi ripartire e recuperare il terreno perduto.
Per dare una mano al Paese non è strettamente necessario essere un grande gruppo industriale o un investitore istituzionale. Lo dimostrano le caratteristiche del BTP Italia: con un acquisto minimo di 1.000 euro, il capitale garantito sempre a scadenza e un “premio fedeltà” dell’8 per mille sul capitale investito che verrà assicurato solo ai privati, si rivolge a tutti i cittadini, che così potranno sostenere l’Italia come le tante piccole realtà che, in queste settimane, hanno deciso di reinventarsi. Cristian Fracassi, assieme al team di ingegneri della sua startup è stato il primo ad avere l’intuizione che una maschera da snorkeling, rivista e adattata, potesse trasformarsi in un respiratore. L’idea si è trasformata in un dispositivo, fornito gratuitamente agli ospedali. Non solo: disegno e brevetto sono stati messi a disposizione di chiunque volesse utilizzarli, a patto che lo facesse senza scopi di lucro. La società lombarda ha fatto così da traino ad altre iniziative simili, che hanno coinvolto laboratori e artigiani digitali. Come Vincenzo Sandro Cusenza: siciliano, 29 anni, crea oggetti con stampanti e scanner 3D. Nella sua bottega di Castelbuono, in provincia di Palermo, ha prodotto valvole destinate al Policlinico di Messina. Irene Coppola ha usato invece la macchina da cucire: ha un laboratorio di moda a Gallipoli. La sua attività di vendita si è dovuta fermare per il lockdown, ma lei ha continuato a lavorare: a marzo ha iniziato ad assemblare e regalare mascherine fatte con la “pelle d’uovo”, un cotone con una trama molto fitta, lavabile e riutilizzabile.
Come le piccole e grandi storie di imprese convertite per contrastare l’epidemia, anche la gestione del debito pubblico nazionale cambia per puntare sul rapporto diretto con i risparmiatori. Pur conservando le proprie caratteristiche principali, questa emissione speciale del BTP Italia si è adattato per rispondere all’emergenza e per supportare le iniziative messe in campo contro il Coronavirus. I risparmiatori sanno già in partenza a cosa servirà il loro investimento, che così diventa un contributo diretto per l’Italia, oltre che un bene “rifugio” che punta a ricostruire quell’affezione per lo Stato tipica, alla fine del secolo scorso, del “popolo dei BOT”. Il nuovo BTP Italia-speciale Covid ha durata di 5 anni e vuole rinnovare il legame diretto dello Stato con famiglie, professionisti, pensionati, privati cittadini alla ricerca di un nuovo modo per tutelare i risparmi dal possibile rincaro dei prezzi.
L’emissione parte lunedì 18 maggio e, per favorire la massima partecipazione, resterà aperta ai privati cittadini fino a mercoledì 20 maggio (il 21 maggio sarà invece dedicato alla collocazione presso i soggetti istituzionali). Tre intere giornate, senza più chiusura anticipata, per facilitare le operazioni in questo periodo di semi-lockdown che, proprio il 18 maggio, inaugura una nuova fase. Venerdì 15 maggio il ministero dell’Economia e delle Finanze annuncerà il tasso minimo di rendimento del titolo, i cui interessi verranno corrisposti ogni 6 mesi.
L’investitore che acquisterà il titolo nella prima fase del collocamento e lo conserverà fino alla scadenza (il 26 maggio 2025), riceverà un premio fedeltà doppio rispetto a quanto offerto dallo Stato nelle passate 15 emissioni . Un riconoscimento per chi abbia scelto di sostenere l’economia e la sanità italiane, dare credito – e ossigeno – al tessuto socioeconomico del Paese e partecipare alla sua rinascita. L’acquisto sarà accessibile anche via web, per chi è abilitato alle funzioni di trading, senza la necessità di andare in filiale o negli uffici postali, ma molte banche permetteranno anche di prenotare i titoli via email per evitare attese in filiale. È un’opzione già offerta nelle emissioni precedenti, che però assume ancora più importanza nella “fase 2”, durante la quale resta decisivo il rispetto del distanziamento sociale. L’Italia continua infatti a essere chiamata a un sforzo enorme, nel quale Stato e cittadini sono chiamati ad un legame più stretto, per vincere insieme.